Ciao a tutti, mi chiamo Giorgia, ho 22 anni, e oggi vorrei raccontarvi la mia storia…
In questi mesi mi sono più volte domandata se avesse avuto senso dar voce a ciò che mi è successo, se riservarlo a me stessa e alle sole persone affianco a me, o parlarne a più persone possibili.
Ad oggi penso che anche la mia sola testimonianza, sicuramente insieme a tante altre, abbia un valore importante e possa fare la differenza.
Desidero e spero fortemente che quello che sto per raccontarvi possa entrare nel cuore di ognuno di voi, che possa essere d’esempio, ma soprattutto possa sensibilizzare e spronarvi ad aver coraggio nel compiere un gesto così semplice ma così immenso al tempo stesso, perché ha a che fare con la vita.
Era aprile 2021, quando, durante una semplice corsa al mare, inaspettatamente ricevetti una telefonata e una voce mi disse: ciao Giorgia, siamo del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo e ti comunichiamo che esiste una piccola probabilità che tu sia compatibile con una persona bisognosa del tuo midollo osseo.
Non vi nego il mio silenzio appena ho sentito quelle parole, a dire il vero inizialmente pensai fosse uno scherzo, ma dopo una raffica di domande capii che era effettivamente la realtà.
Ed è lì che ricordai quel giorno a lezione all’università in cui decisi di iscrivermi ad ADMO, e con un semplice campione di saliva e qualche firma mi inserirono nel registro donatori.
Mi dissero che solamente 1 persona ogni 100.000 sarebbe potuta risultare compatibile con chi fosse in attesa di un trapianto di midollo.
Nei giorni successivi mi sottoposi ai vari esami clinici per verificare se io e questa persona fossimo poi realmente compatibili, e in quell’occasione mi dissero che c’era solo un 20% di probabilità e se così fosse stato mi avrebbero chiamato entro 4 mesi.
Prima che tutto questo accadesse stavo organizzando un viaggio di volontariato in Africa per il mese di agosto, un viaggio che da anni desideravo. E la cosa assurda fu che proprio due giorni prima che acquistassi il biglietto aereo, la chiamata arrivò: Giorgia, sei proprio tu quell’1 su 100.000 ad essere maggiormente compatibile con questo ricevente.
Non potevo crederci, sapevo che questo avrebbe voluto dire fare a meno del tanto desiderato viaggio in Africa ma non avevo alcun dubbio. Sapevo che era quella la cosa giusta da fare. Questa persona aspettava solo me. Significava essere la sua unica speranza, poter essere una luce nel buio di quella malattia. Non so se sia stata una catena perfetta di coincidenze, il destino, non lo so non ne ho idea, ma era capitato.
E a luglio la donazione è avvenuta, nessun dolore, sdraiata in quel letto d’ospedale infermieri e medici hanno permesso ad una sacca di riempirsi di mie cellule; è inspiegabile descrivere a parole l’emozione nel vedere quella sacca, all’apparenza una banalissima sacca di sangue, e invece era pazzesco come fosse il frutto di una potenziale nuova vita.
E oggi sono qui. Non vorrei dilungarmi troppo…ma cosa voglio dirvi con tutta questa storia?
Quello che ci tengo davvero a comunicarvi è che spesso le persone (io in primis prima di donare) sono spaventate più dall’idea in sè senza sapere in concreto come avviene questa donazione.
In soli due giorni, sotto il controllo dei medici e senza mettere a rischio in alcun modo la mia salute, ho regalato la vita ad un’altra persona.
La mia vita e la mia salute non sono cambiate, io sono la stessa di prima ma in realtà è al tempo stesso tutto diverso: con così poco sforzo, donando il mio midollo ho donato una speranza in più a questa persona nel continuare a svegliarsi ogni mattina, continuare a fare ciò che la rende più felice, a stare con le persone che più ama, a vivere la sua vita.
Non ce ne rendiamo conto eppure ognuno di noi potrebbe avere un enorme potere, dare la possibilità ad un’altra persona di continuare a vivere. E non c’è dono più grande di questo.
Ed è con queste parole che ci tengo col cuore ad invitare ognuno di voi a capire davvero cosa significa donare il proprio midollo, e perché no, un domani prendere la decisione di diventare anche voi un potenziale donatore. Mi piace pensare a quante probabilità in più ci sarebbero che una persona bisognosa di trapianto di midollo osseo trovasse il suo perfetto corrispondente se un domani tutti avessimo il coraggio di farlo.
Potreste essere davvero voi i prossimi.
Le ultime parole, ma non le meno importanti, vanno a te, perfetto sconosciuto, ovunque tu sia, dal profondo del mio cuore spero vivamente tu abbia ritrovato la serenità e la forza nel continuare a scoprire tutto ciò che di bello potrà offrirti la vita.
Una piccolissima parte di me vivrà per sempre in te come tu lo sarai dentro di me.